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Autore Messaggio: Commenti e Riflessioni sul lavoro della nostra sesta serata 22.03.2022 95 Visite

Commenti e Riflessioni sul lavoro della nostra sesta serata 22.03.2022 Link to this post

Ecco il contenitore per le nostre riflessioni delle prossime due settimane.

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Domanda di Laura : Buongiorno Annalisa e buongiorno a tutti,volevo chiederti che archetipo sto usando quando faccio le cose per cercare di essere VISTA?? E per cambiare il mio modo di agire la soluzione può essere non "FARE" e pensare di più a me?? Grazie mille e buona giornata a tutti❤️

Risposta di Annalisa : Essere visti e’ il bisogno primario del bambino. E’ una questione di sopravvivenza . Istintivamente cerchiamo di essere visti perché solo se qualcuno ci vede e si prende cura di noi possiamo farcela da piccoli. Quindi è’ un bisogno comune a tutti. Le modalità con cui lo esprimiamo sono diverse. C’è chi diventa il bravo bambino apprezzato per i suoi risultati, chi diventa il ribelle che attira l’attenzione perché e’ diverso e non si conforma, chi diventa il giullare, chi si prende cura di tutti, chi diventa fragile e ammalato… sono tutti modi di attirare l’attenzione degli adulti…

La soluzione è’ sempre imparare a capire che non siamo più bambini che devono esprimere un bisogno e quindi cercano attenzione spasmodicamente come se da soli non potessimo farcela. E trasformare i bisogni in preferenze. Io posso scegliere di aiutare gli altri perché esprimo un archetipo del ‘carer’ (infermieri, terapisti , dottori …) ma lo faccio per pura passione e perché e’ il modo perfetto di esprimere chi sono in questa vita. Ma lo faccio con amore incondizionato e non per bisogno di essere apprezzato e visto.

Si passa dal bisogno che esprime mancanza, al dono che esprime pienezza.

Quando noi doniamo chi siamo con cuore sincero non siamo mai stanchi frustarti e arrabbiati. Perché esprimiamo la nostra essenza. Ma quando ci sentiamo obbligati a farlo e’ perché e’ il nostro ego che sta negoziando qualcosa per essere visti.

Per riequilibrare il tuo bisogno non corrisposto devi imparare a prenderti cura di te ed essere In perfetto equilibrio con te stessa non in una posizione di bisogno interiore che ti spinge a dare per avere in cambio l’attenzione che vuoi ricevere

Solo quando siamo finalmente esseri umani completi in noi stessi perché abbiamo colmato i nostri bisogni non corrisposti siamo davvero in grado di amare. Altrimenti e’ solo una forma di amore negoziale e transazionale. Diamo perché siamo disperati di ricevere (inconsciamente)

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Ciao Annalisa, ciao tutti,
sto cercando di riordinare le idee perché la confusione è tanta e mettere il tutto per iscritto penso mi possa aiutare per diradare la nebbia e lo sconforto.
Non nascondo che alla confusione si aggiunge l’angoscia, dovuta al fatto che mi sembra di avere poco tempo anche se non capisco per cosa (?!).
Premetto che mi sembra di avere abbastanza chiare le “basi” delle prime 4 lezioni, ovviamente sapendo di avere ancora moltissimo da imparare ed approfondire. Passo quindi alle ultime due lezioni… ho provato sin da subito a “vivere il presente”. In particolare, ho provato a farlo quando esco con il mio cagnolino, cercando di assaporare la passeggiata, concentrandomi sulla postura, la respirazione, la percezione dei passi sulla strada…. E qui nascono i primi dubbi/problemi: difficile tenere la concentrazione per troppo tempo. Come suggerito nell’ultimo incontro mi sono chiesta “cosa mi distrae?” Principalmente ho trovato due motivazioni che disturbano la mia concentrazione:
1) la situazione generale degli ultimi 2 anni che da una parte sta generando una serie di storture e ingiustizie che vedo ignorate ed addirittura avallate dalla maggioranza della gente; al contempo mi è ormai chiaro che la realtà non è quella che crediamo. Vorrei spiegare queste due cose a tutti, per far si che le persone capiscano e che insieme si possa trovare una soluzione, ma non posso parlare con nessuno (orami sono entrata in una sorta di mutismo selettivo, indossando una maschera per la maggior parte del tempo) e quindi la mia testa lavora senza sosta.
2) La mancanza di tempo. Sento di avere una serie di cose su cui concentrarmi (ad esempio approfondire gli argomenti di questo meraviglioso corso), ma la maggior parte delle mie giornate sono assorbite dal lavoro e dalla quotidianità. E così penso a cosa fare dopo e dopo e dopo… alla ricerca ossessiva di uno spazio di tempo da dedicare alle cose che ritengo importanti. Spazio che ovviamente non trovo…
Arrivo quindi all’ultimo incontro, possibile che non mi ritrovo in nessuno dei 4 archetipi?! Allora mi sono concentrata su un’altra domanda “Come mi sento in questo momento?”, che mi pongo quando sento che c’è qualcosa che mi disturba. Per lo più mi sono accorta di sentire di essere inadeguata: inadeguata per il nuovo ufficio in cui mi hanno messo (tutti argomenti nuovi di cui non so nulla); inadeguata per questo corso perché mi sembra di avere un milione di informazioni e non riesco a dare un ordine; inadeguata perché non capisco cosa sono qui a fare.
Chiudo questo lunghissimo post con una considerazione personale… negli ultimi 6 mesi ho avuto il piacere di conoscere/imbattermi in 3 persone che in modo diverso sembra mi stiano indirizzando verso un’unica strada (ma ancora non ho capito bene quale): un signore che conosciuto in pausa pranzo, maestro zen ed insegnante di arti marziali e cultura/filosofia orientale; la mia insegnante d’inglese con la quale sto avendo uno scambio reciproco di conoscenze abbastanza in linea con quanto sto imparando in questo corso; ed infine tu, Annalisa, che stai provando a mettere ordine nella mia testa ????
Grazie a tutti per la pazienza :-)
buona serata

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Ciao Stefania, grazie per il tuo messaggio che mi permette di espandere e condividere alcune osservazioni.
E’ innegabile che il percorso che state facendo sia intenso e accelerato. Il mio intento è quello di dare uno scossone ai vostri schemi di pensiero perché possiate aprirvi al ricordo di chi siete davvero e attraversare questi tempi cosi impegnativi e magnifici con un consapevolezza allargata.
Il downside è che ho dovuto comprimere in poco tempo cosi tante informazioni e la conseguenza può essere uno stato di confusione e di urgenza come quello che provi. Ma desidero rassicurarti: va tutto bene. Non è importante che tu integri tutto contemporaneamente, la cosa fondamentale è che la tua coscienza si sia risvegliata alla possibilità che “non sia tutto qua”, cioè che la vita non si limiti a quello che gli occhi vedono.
Avrai tutto il tempo di ripercorrere ed ampliare gli spunti che vi ho fornito seguendo la tua intuizione ed i tuoi tempi. Ma ora la cosa importante è concentrarti sul lavoro personale, perché questa è davvero la chiave di trasformazione di tutto.

Il focus sul momento presente è un allenamento fondamentale e difficile, perché abbiamo imparato e memorizzato per anni esattamente l’opposto e cioè a non essere mai davvero presenti a noi stessi e alla nostra vita. Era un modo naturale di indebolirci e piegarci al rispetto e all’ubbidienza di un sistema che ha paura del nostro potere e della nostra libertà e quindi ci hanno insegnato a distrarci, ci hanno offerto molteplici motivi per non rimanere centrati ed ancorati e quindi dobbiamo imparare a farlo come i bambini piccoli, un passo dietro l’altro. Più riusciamo a non farci distrarre da pensieri, emozioni, sensazionalismi, ordini, indicazioni, opinioni, giudizi, paure, preoccupazioni, richieste, cose, persone… più manteniamo la nostra energia creatrice dentro di noi, per poterla usare in maniera potente e miracolosa. Guarda il meno possibile fuori di te, non è il momento né di cercare consenso né di salvare nessuno, c’è troppa ansia, paura e rabbia in giro. Nessuno ti ascolterebbe davvero e tu dissiperesti solo la tua preziosa energia. Eè tempo di stare dentro di te ed esercitarti a starci sempre meglio.
Riguardo al tempo, il tempo è la tua vita. Il tempo non manca mai, è solo una questione di come lo allochi o distribuisci. E talvolta bisogna riconsiderare proprio questo : il valore dell’allocazione. Quando ridisegni i valori importanti per te (e la tua crescita personale in questo momento è tanto importante) devi imparare a fare scelte coraggiose in termini di quanta attenzione e tempo gli dedichi. Lo so che può spaventare, ma se io vi dicessi che tra un mese la terra potrebbe essere inondata dalle acque e l’unica salvezza sarebbe il nuotare penso che a nessuno verrebbe in mente di andare in ufficio domani invece che in piscina a fare allenamento. E’ una metafora, ma tempi eccezionali richiedono decisioni eccezionali.

Per quanto riguarda gli archetipi della sopravvivenza essi si riferiscono ai bisogni umani primari: fisiologici, di sicurezza e di appartenenza, per cui penso che dovresti solo esplorarli meglio per capire come si manifestano anche nella tua vita (a meno che tu non sia umana!). I libri della Myss sono impagabili da questo punto di vista. Ma continueremo anche a lavorarci insieme.

Riguardo al senso di inadeguatezza ti chiederei di esplorarlo perché è un ottimo segnale. Ha tutta l’aria di essere un campanello che ti sta facendo capire che ci sono due aspetti di te che ora stanno gareggiando per la tua attenzione, il tuo ego che si sente meno considerato e protetto e quindi in pericolo, e la tua coscienza che sta guadagnando terreno e ti chiede ancora più spazio e tu reagisci facendo resistenza perché in fondo hai paura di quello che questo comporta…
Ma la cosa meravigliosa è che sei sulla strada giusta perché le persone che ti appaiono sono in un certo modo sincronizzate sullo stesso canale, confermandoti che “va tutto bene”.
Per cui io ti dico solo “Brava! “ Continua a mettere l’attenzione su di te e dentro di te e vedrai che sempre più cose andranno a posto da sole.
In realtà più che imparare sei qui per disimparare e quando cominci a lasciare andare, tutto diventa più semplice. Come quando ti togli le scarpe al mare … e non vorresti rimetterle mai più….

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