Guarire è una scelta

Guarire e’ una scelta. E' una affermazione forte, lo so e sento già qualcuno dirmi “ma figurati Annalisa, e chi non lo sceglierebbe allora?” 

In realtà ci sono persone che inconsapevolmente scelgono di non guarire e persone che addirittura preferiscono consapevolmente di mantenere lo status e i privilegi che la malattia garantisce loro e di conseguenza preferiscono non pensare di guarire. Quando inconsapevolmente non guarisci? Quando mantieni un forte attaccamento emozionale con ciò che ha causato il sorgere della malattia e continui ad alimentare tale attaccamento con i tuoi pensieri e le tue emozioni. 

Le malattie, nella maggior parte dei casi non sono altro che manifestazioni fisiche di squilibri psicologici ed emozionali. Forti traumi possono farti ammalare, ansie prolungate e croniche possono farti ammalare, lo stress può farti ammalare. Per guarire davvero dovresti allora preoccuparti di comprendere la vera radice all’origine della tua malattia o problema fisico e risolvere quella. La malattia in tal caso smette di essere nutrita e scompare. Ma se ti fa troppa paura guardare dentro te stesso e scoprire da dove vengono davvero il tuo disagio e il tuo dolore allora scegli anche di non guarire mai completamente, potrai curare i sintomi superficiali e ottenere temporanei recuperi fisici, ma se la radice non viene estirpata o neutralizzata avrà ancora il potere di generare altri squilibri e malattie. 

Le persone che scelgono invece consapevolmente di non guarire sono quelle per cui la malattia e’ diventata una parte importante della loro personalità: possono vantarla, usarla per distinguersi e attirare l’attenzione su di sè, spenderla per garantirsi benefici e privilegi, sbandierarla per garantirsi sguardi di pietà e parole di commiserazione. Non da ultimo, possono usare la malattia per manipolare gli altri. Chi ha questo bisogno è solitamente qualcuno che ha trovato facile, o necessario ammalarsi per sentirsi visto, amato ed apprezzato ed in tal modo e’ diventato dipendente dallo status di “malato”. 

Esiste poi un’ulteriore categoria di persone che possono incastrarsi in malattie apparentemente inguaribili. Sono quelle che hanno in qualche modo tradito la propria coscienza, sono andati oltre il rispetto di valori importanti, hanno fatto atti di cui si vergognano cosi profondamente da non riuscire a perdonarsi. Per tali persone la malattia fisica diventa un’autopunizione inconsapevole. Un modo di espiare. In tal caso non si guarisce finchè non si trova pace ed un nuovo equilibrio con la propria anima. 

Riesci quindi a vedere come in realtà anche la guarigione fisica sia in realtà la conseguenza di una scelta? 

E’ scegliere di comprendere te stesso. Capire come la tua storia personale stia impattando sulla tua salute, capire come i significati che attribuisci a ciò che ti e’ successo stiano portando fuori equilibrio la tua energia ed il tuo potere personale, capire come alimenti un sistema di convinzioni che ti tolgono stima, forza ed energia vitale. Guarire è davvero possibile. Perchè il nostro stato naturale è la salute. Ma siccome lo diamo troppo per scontato quando esiste, non ci preoccupiamo di prendercene cura e di alimentarlo finchè non ci ammaliamo. 

La quantità, la complessità e l’aggressività delle nostre malattie contemporanee dovrebbe davvero essere un campanello di allarme potente che ci porta a diventare incredibilmente curiosi di noi stessi perchè solo cosi riusciamo a superare la disperazione ed il senso di impotenza che malattie come cancro ed Alzheimer stanno seminando nei nostri cuori. 

La guarigione e’ una scelta, perché necessita di essere perseguita, alimentata, creduta, praticata con costanza, disciplina e determinazione. Bisogna credere di poter guarire e volerlo in maniera più forte e risoluta rispetto a quanto si apprezza o si subisce l’essere malati. 

Ma il tuo potere personale puo’ davvero vincere qualsiasi malattia, devi solo imparare a conoscerlo ed usarlo.