C'e' solo Vita

E’ una primavera molto diversa per me, questa primavera 2018. E non solo per il tempo metereologico che in certe giornate ricorda più novembre che maggio. 

E’ una primavera che mi ha portato in dono tante notizie dolorose e complicate e mi ha costretta ad entrare a capofitto in dinamiche non previste, in momenti fatti di lunghe attese, incertezze, diagnosi, pazienza e tanta vulnerabilità… Sono entrata a capofitto nel mondo della malattia e della morte. E sto imparando a camminarci dentro senza perdere la mia pace, la mia forza e il mio equilibrio. Sto imparando a camminarci dentro, facendo pratica quotidiana di tutto ciò che ho intellettualmente ed emozionalmente imparato negli ultimi anni. 

Lo so che sembra assurdo, ma è dannatamente meraviglioso vedere come i pezzi della mia storia personale si incastrano sempre perfettamente da quando ho smesso di preoccuparmi di pretendere di far funzionare e controllare tutto. L’unica cosa che devo fare è esserci, con tutta me stessa. Non tirarmi indietro. Non farmi spaventare da nulla. Esserci con tutto l’amore possibile per quello che arriva. Indipendentemente da cosa arriva. Perchè sono pronta. Perchè dentro c’e’ tutto ciò che mi serve, perchè dietro lo schermo fumoso delle circostanze e degli avvenimenti superficiali ed esteriori, va tutto bene. 

Nei giorni scorsi nelle mie letture è magicamente ricomparsa una preghiera che viene attribuita a San Francesco. Me la sono ritrovata li, sotto gli occhi e il cuore ha fatto un tuffo, perchè da bambina San Francesco era uno dei miei super-eroi. Amavo quel Santo semplice per la sua capacità di connettersi con gli animali, per la sua capacità di meravigliarsi e per la sua profonda indipendenza. 

E lui è tornato da me, nel momento in cui le cose si fanno più aspre e più difficili, per ricordarmi chi essere.  

"Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch'io porti amore,

dove è offesa, ch'io porti il perdono,

dove è discordia, ch'io porti la fede,

dove è l'errore, ch'io porti la Verità,

dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,

dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Maestro, fa che io non cerchi tanto:

Ad essere compreso, quanto a comprendere.

Ad essere amato, quanto ad amare

Poichè:

E' dando, che si riceve:

Perdonando che si è perdonati;

Morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Amen

Se sono capace di amare qualsiasi cosa, smetto di erigere muri di difesa e di resistenza e la vita continua a scorrere. Non posso negare a me stessa di sperimentare la polarità di tutto quello che caratterizza l’esperienza di vita su questo pianeta. Ho scelto di essere qui per questo. Ho scelto di gioire e piangere di dolore, ho scelto di vincere e perdere, ho scelto di dare vita ad un corpo e togliere vita allo stesso corpo. E allora quello che arriva va tutto bene. Devo solo chiedermi come scelgo di interpretare ciò che arriva. E’ questa la mia profonda libertà di scelta. Scegliere chi voglio essere per non subire ciò che arriva. 

Sto “diventando grande” e più cresco più mi rendo conto che il crescere implica la capacità di lasciare andare. 

Lasciare andare l'attaccamento alle cose, lasciare andare l'attaccamento ai dettagli, lascaire andare l'attaccamento alla mia personalità, lasciare andare l'attaccamento ai miei pensieri e alle mie emozioni, lasciare andare il senso di serietà, sacrificio e sofferenza che ho imparato nel diventare adulta, lasciare andare la paura, lasciare andare il senso di dubbio e di incertezza, lasciare andare il senso di impotenza che spesso l’esperienza della vita mi ha procurato… Più lascio andare tutto questo più mi sento leggera e più mi espando. Piu’ mi espando e più mi rendo conto che non c’e’ nulla di più grande della consapevolezza che mi anima  e tale consapevolezza mi fa sentire invincibile e mi accarezza con una pace infinita. 

E’ una primavera strana ma ne amo tutte le sue sfumature. Dietro le nuvole il sole non smette di esistere. Dietro tutto c’e’ solo vita e ancora più vita.  

(Pic courtesy Unsplash - Galen Crout)

Post your comment

Comments

  • Oriella.santelli 31/05/2018 12:52pm (6 anni fa)

    Ciao Annalisa. Come sempre arrivi a toccare il cuore!
    Grazie x avermi resa partecipe in questo tuo momento particolarmente importante. Tu sei stata x me una grande Maestra di vita, mi hai dato la forza di andare avanti accettare e lasciare andare!! Ora quello che più vorrei trasmetterti come allieva è tutto l'amore la serenità, la forza per affrontare meglio il tutto... Perché ti voglio bene!!
    Un abbraccio... Oriella
    E ricordati che anche se non mi senti spesso... Io ti penso sempre.

  • daria 31/05/2018 7:48am (6 anni fa)

    grazie Annalisa per aver condiviso, perché ancora una volta le tue parole e il tuo esserci confermano e rinforzano anche il mio cammino, Ammiro la tua forza e la tua volontà
    te vojo bene assai !!

  • Nunzio 31/05/2018 7:21am (6 anni fa)

    Come a te e capitato la lettera di San Francesco sotto mano tu con la tua storia sei capitata a me in un momento no della mia vita che pagina piano sta andando verso la consapevolezza di cui parli tu. Lasciar andare per vivere meglio e senza pretendere niente. Ti ringrazio di aver condiviso con me un passaggio della tua vita dolorosa ma verso la consapevolezza della leggerezza della vita stessa. Ti auguro una pronta guarigione con tutto il cuore.

RSS feed for comments on this page | RSS feed for all comments