Navigare le Onde

Cosa c’è di più destabilizzante, per un essere umano, del non sapere cosa aspettarsi?
L’incertezza ci mette a disagio perché manda in tilt ciò su cui il nostro sistema di sopravvivenza si appoggia: controllo, prevedibilità, pianificazione.

Siamo fatti per anticipare le mosse, per prepararci alle evenienze, per sentirci al sicuro sapendo “come andrà”.
Quando questo non è possibile, è naturale entrare in crisi. L’ansia cresce, la mente si contrae, la visione si restringe.
Il risultato è che, nell’incertezza, fatichiamo a funzionare normalmente e a volte fatichiamo perfino a respirare con calma.

E se guardiamo questo momento storico, è facile capire perché così tante persone si sentano sopraffatte.
Le certezze crollano. Le risposte mancano. Ciò che funzionava ieri, oggi non funziona più.
I cambiamenti arrivano a ritmo serrato, senza darci il tempo di adattarci.
La tecnologia rivoluziona in poche settimane ciò che richiedeva anni.
Il costo della vita sale e con esso la pressione.

È come trovarsi in mezzo a un mare agitato senza sapere dove sia la riva. Sembra che manchino completamente appigli stabili a cui ancorarsi…

E invece forse questa mancanza è proprio ciò che ci porta dove dobbiamo andare.
Forse questa accelerazione forzata è l’unico modo per spingerci verso uno shift di coscienza necessario: uscire dal livello della pura sopravvivenza e accedere a un modo nuovo di esistere.

Perché l’essere umano non è solo mente che controlla e pianifica. È anche coscienza superiore, intuizione, presenza.
E quando questa parte si attiva e si integra, può trasformare la realtà.

In periodi di incertezza così elevata non abbiamo bisogno di aggrapparci: abbiamo bisogno di imparare a surfare.
Di stare in equilibrio sulle onde, contando su noi stessi.

Non possiamo ancorarci a ciò che conoscevamo: possiamo però aprirci alla possibilità di lasciare andare, di affidarci, di scoprire risorse che non pensavamo nemmeno di avere.
Perché sì: siamo molto più capaci, creativi e resilienti di quanto la nostra mente ci abbia mai fatto credere.

Il punto è questo: ciò che ci salva non è il controllo, ma la connessione con chi siamo davvero. Con il nostro potere personale. Con quella parte di noi che non è solo umana, è spirito creativo.

E lo spirito non ha bisogno del conforto delle certezze. Anzi, spesso si sveglia proprio quando le certezze crollano.
Si attiva quando la mente si arrende, quando i riferimenti esterni si dissolvono, quando siamo costretti a cercare dentro.

La storia umana è piena di esempi straordinari di resilienza: persone che hanno superato limiti, che hanno trovato soluzioni dove sembrava non ce ne fossero, che hanno creato nuove possibilità proprio mentre tutto intorno sembrava crollare.
Questa capacità non appartiene solo a qualcun altro.
È tua.
È nel tuo codice.
È un diritto di nascita.

Tu hai il potere di navigare le onde. Di cadere, rialzarti e trovare un equilibrio nuovo, più tuo. Più vero.

Non lasciare che vecchi sistemi di credenze, negativi, limitanti, basati sulla paura, continuino a generare ansia e preoccupazione.
L’incertezza non è un nemico. È la soglia. È la sfida che ti permette di espanderti, di attivare la tua grandezza, di incontrare la saggezza che già possiedi.

È l’occasione per ricordarti chi sei davvero.

(Pics Credits Oliver Sjostrom for Unsplash) 

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Comments

  • Elena 28/11/2025 6:15pm (15 giorni fa)

    Grazie Annalisa. Leggerti è stato bellissimo.
    Grazie per esserci sempre con la tua luce e le tue parole, con gli insegnamenti e con gli esempi che ci condividi della tua storia evolutiva,
    Sapere che ci sei e che ci siamo in questo cammino insieme mi da un'immensa gioia.
    Con infinita gratitudine e amore.
    Elena

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