La più grande epidemia di tutte si chiama Paura

Ieri mattina ci siamo svegliati con il cuore pesante. La scoperta che Putin ha lanciato un attacco reale e fisico all’Ukraina ci ha fatto sentire incredibilmente fragili… La parola guerra ritorna dopo decenni a farsi sentire vivida e concreta perché questa volta non è una parola che risuona in un continente lontano da noi, che riguarda persone totalmente sconosciute e remote… L’Ucraina è dietro l’angolo e chi non ha ormai un’amico, un conoscente che non arrivi da quella regione? Ucraine sono la maggior parte delle donne che assistono i nostri anziani, dentro le nostre case, Ucraini sono spesso i colleghi di lavoro in una qualche azienda europea… hanno facce note, cuori che conosciamo. E l’Ucraina è vicina, tanto vicina. …I brividi corrono lunga la nostra schiena… 

Io sono dispiaciuta, ma non sono sorpresa. Ecco un’altra emergenza che giustifica misure forti, come la pandemia. Un’altra emergenza che alza il livello di adrenalina, di paura e di rabbia. Una sequenza che conosciamo già cosi bene…

La paura è l’emozione più continua ed instancabile in cui siamo immersi. Si comincia da bambini quando, a causa delle prime esperienze negative che sperimentiamo incominciamo a temere di essere puniti o isolati, e poi continua nella scuola, nella quale ci sentiamo costantemente giudicati e abbiamo paura di non essere mai all’altezza, si rafforza nelle esperienze adolescenziali in cui temiamo di essere diversi e meno di tutti gli altri per poi ingigantirsi nel mondo del lavoro in cui abbiamo paura di non riuscire ad entrare e quando siamo dentro di esserne esclusi… per non parlare delle nostre paure/insicurezze a livello relazionali, le paure di ammalarci e soffrire, fino alla gigantesca paura di morire. 

La nostra vita sembra essere un saliscendi costante tra paure più o meno grosse… ti sei mai chiesto perchè?

Perché la paura indebolisce e deresponsabilizza: quando hai paura hai bisogno di conferme e supporto e protezione e cerchi tutto questo fuori da te. La paura ti allontana da te stesso e ti fa credere di non essere in grado di farcela da solo. Piu hai paura piu ti senti impotente piccolo e bisognoso, che è l’esatto contrario di ciò che in realtà sei. La paura è uno strumento meraviglioso per toglierti potere e farti diventare dipendente da qualcun altro o da qualcosa d’altro. Se hai paura sei manovrabile, manipolabile, ricattabile. 

Sono certa che non ti sto raccontando cose che non conosci, ma sono anche certa che la maggior parte di noi creda che non ci sia alcuna soluzione a questo stato di fatto e quindi si abbandona alla disperazione, alla depressione, alle dipendenze più o meno gravi da sostanze e persone di tutti i generi per cercare di lenire l’ansia o la sofferenza. 

Ed invece la soluzione esiste, ed è nell’unico posto dove difficilmente guardi perché sei troppo distratto a fare altro. la soluzione è dentro di te e si chiama Coscienza di Sè, non ego, Coscienza di Sè, di quel Sè gigante, incorruttibile, immortale che sta sperimentando la vita attraverso la tua personalità. “Fatti non foste per viver come bruti, ma per servir virtute e conoscenza” diceva Dante nella Divina Commedia…

Non siamo venuti qui per sentirci piccoli, vilipesi, tremebondi, ma per espandere la nostra conoscenza e la nostra virtù attraverso le esperienze che facciamo. La morte, la paura ed il giudizio esistono solo nelle nostre convinzioni. Un Sè immortale ha solo l’imbarazzo di scegliere la prossima avventura. Riprendiamoci la nostra sovranità, usciamo da questo schema perverso, incorporiamo la nostra grandezza e diciamo basta a qualsiasi violenza, è veramente amareggiante vedere che una società che si dice evoluta abbia ancora bisogno del sangue degli innocenti per rattoppare i propri giochi di potere. 

Non c’è futuro nel bullismo e nella brutalità, ma non c’e’ evoluzione neppure nel ripetere continuamente gli stessi errori.  

(pic credits Ian Taylor for Unsplash)                   

 

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