Intenzione invece che reazione

Oggi voglio parlarti di quella parte di te che vorresti tanto occultare perché spesso te ne vergogni. Quella parte di te che ti fa alzare la voce nelle discussioni, che ti fa immaginare ritorsioni e vendette, che ogni tanto vorrebbe reagire anche fisicamente, lasciando esplodere tutta la sua frustrazione o che forse non reagisce platealmente, ma invece cova sotto la polvere il modo per far pagare agli altri ciò che hai subito… Quella parte di te che forse neghi o fai finta che non esista, come un parente scomodo con il quale vuoi avere il meno a che fare, ma che c’è. E’ la tua parte ombra. 

E voglio raccontarti una cosa che forse non hai ancora scoperto: tutti abbiamo una parte cosi. fa parte dell’impostazione standard del modello umano di terza dimensione. Viviamo nella polarità ed esprimiamo la polarità attraverso i nostri pensieri e le nostre emozioni. Nessuno di noi è solo buono o solo cattivo, nessuno di noi, dotato di una coscienza umana, può impedirsi di provare l’intera gamma di esperienze positive e negative che fanno parte della vita in un corpo fisico terrestre. 

L’esperienza è proprio questa: sperimentare la polarità ed imparare a scegliere cosa preferire e come reagire. 

Quella parte di te che grida, pesta i piedi e reagisce quando qualcuno ti fa un torto, quella parte di te che vorrebbe attaccare colui che ti umilia, rispondere male a chi ti offende, bacchettare e mettere al suo posto un prepotente è assolutamente legittima e naturale MA, non è il giocatore migliore da mettere in campo. Ed il perchè è assolutamente semplice: tu raccogli ciò che semini. Per cui quando ti fai trascinare dalle tue reazioni emotive negative tu stai semplicemente preparando il tuo terreno di gioco per continuare a sperimentare quella parte di te. Lo so che ti costa uno sforzo immane non reagire alle provocazioni, ma quando diventi cosciente che è proprio tale scelta che cambia la tua esperienza, è davvero un peccato non cominciare a provare a fare una scelta diversa. La tua parte ombra è legittima quanto la tua parte luce, ma diversa è la qualità di esperienza che fai quando fai dirigere il gioco ad una o all’altra parte. 

Intenzione invece che reazione

Se cominci a memorizzare questo schema, diventa tutto più semplice. 

Che intenzione hai riguardo ad una certa relazione, ad una certa proposta, ad una certa esperienza, ad un certo confronto? Se chiarisci bene a te stesso la tua intenzione PRIMA di farti trascinare dalle tue reazioni emotive, diventerà sempre più facile per te raggiungere i risultati che desideri, invece che quelli che succedono. 

Le intenzioni più efficaci sono quelle rispettose delle posizioni di tutti e quelle che si connettono alle vibrazioni positive più alte di esperienza. 

Per esempio, se in una discussione con un’altra persona la tua intenzione è aver ragione, probabilmente finirai per averla, ma non sarai felice, perché chi perde influenzerà la tua esperienza con la sua energia di insoddisfazione; al contrario, se la tua intenzione è essere felice, il risultato potrebbe darti ragione o meno, ma sarà ininfluente, perché l’aver creato una esperienza felice sara appagante per entrambe le parti in gioco. Tutte le intenzioni che difendono il tuo ego e ti mettono contro gli altri in maniera rigida sono assimilabili a reazioni difensive, ma quando le tue intenzioni si allargano a comprendere la pluralità degli attori e ad intendere perché una soluzione equilibrata che soddisfi tutte le parti emerga, tu dai a te e a loro la possibilità di sperimentare soluzioni sorprendenti. 

Quando qualcosa che non desideravi succede, che intenzione hai? Io ho scoperto che avere l’intenzione di trovare il buono che c’è anche in ciò che non mi aspettavo o che non sarebbe stata la mia scelta, mi aiuta tantissimo a non reagire con sconforto, frustrazione, rabbia e quindi ad impedire che scenda in campo la parte di me che crea altre situazioni di bassa energia e di scarsa bellezza. Ci riesco sempre? Non ancora. Ma noto che a furia di esercitarmi il processo sta diventando sempre più automatico e familiare e quindi più semplice da applicare. E in questo modo invece che dissipare la mia energia nel disappunto e nella critica, me ne resta di più ho da investire per creare ciò che voglio. 

Abbiamo inconsapevolmente operato entro il modello sistematico di azione-reazione per decenni e le nostre vite singole, cosi come l’esperienza collettiva testimoniano la scarsa qualità di tale scelta. Il mondo che abbiamo, con i suoi enormi squilibri ce lo testimonia ogni giorno. Prova ad immaginare cosa potrebbe succedere se incominciassimo tutti ad essere meno reattivi e più intenzionali. Ma, soprattutto, prova a farlo tu, nelle tue dinamiche di relazione e sperimenta in prima persona come cambia, in meglio, la qualità della tua esperienza.

(pic credits - Unsplash - Gabriella Clare Marino)

Post your comment

Comments

No one has commented on this page yet.

RSS feed for comments on this page | RSS feed for all comments