Sarò felice quando...
"Sarò felice quando… sarò felice se…" E’ cosi facile ragionare in questi termini. Siamo assolutamente abituati a farlo. Immaginiamo che la nostra felicità sarà veramente tale solo quando e solo se avremo raggiunto la condizione che abbiamo identificato come determinante per permetterci di provare tale emozione. "Quando avrò raggiunto tale traguardo, quando avrò conseguito tale risultato, quando finalmente guadagnerò…, quando avrò smesso di faticare e/o soffrire allora…" Proiettiamo la possibilità di concederci la vera serenità, la vera soddisfazione e la vera gioia solo se determinate condizioni arriveranno a compimento.
E cosi facendo ci auto-infliggiamo una vita sempre proiettata in avanti, verso qualcosa che non abbiamo ancora. Avere traguardi e obiettivi ci dà direzione, ma purtroppo ci impedisce di dare continuità e spessore alle emozioni positive.
Se la tua felicità è condizionata ad un punto di arrivo, il viaggio è solo fatica.
Ed in realtà viviamo proprio cosi: brevi attimi di soddisfazione e gioia, prima di sprofondare in un’altra lunga interminabile lotta o fatica verso il traguardo o l’obiettivo successivo. Le nostre vite sono fatte di corse, di pressione e di stress, in attesa della famosa ciliegina che gusteremo in un secondo…
Prova a rivoluzionare il processo. Prova a pretendere da te stesso la felicità ad ogni passo del percorso che ti porta verso il nuovo obiettivo. Prova a scoprire la gioia in ogni istante che ti collega al nuovo traguardo. Se ci riesci avrai finalmente acchiappato il famoso “qui ed ora” di cui parlano tutti i maestri più illuminati. Il "qui ed ora" è la giornata che vivi oggi e anche domani e dopo.
Se il presente è un esperienza ricca e completa di per sé, la tua è una vita felice.
Come si fa?
Si sceglie la felicità come punto di partenza e non di arrivo.
Ti alzi al mattino e scegli di essere felice, qualsiasi cosa succederà nelle tue prossime 24 ore di vita. Provare per credere. La sfida sta tutta nell’imparare a scegliere il tuo stato emozionale. Ma stai attento: il tuo stato emozionale non corrisponde a quello che generalmente identifichi con le tue emozioni. Le tue emozioni sono abitualmente reazioni alle circostanze della tua vita. Gli stati emozionali sono scelte. Se reagisci a ciò che ti succede passi dalla serenità, allo stress, alla insoddisfazione, alla frustrazione, alla rabbia, alla stanchezza… in un susseguirsi di emozioni scatenate da ciò che succede intorno a te. Quando invece sei attento e consapevole allo stato emozionale in cui vuoi essere, tu scegli le tue reazioni sulla base dello stato in cui vuoi essere. Vuoi essere felice oggi? Come reagisci alla coda in autostrada, alla persona che ti tratta in maniera maleducata, all’irritazione di tuo marito/moglie?
E’ un ribaltamento di prospettiva completo. Significa passare da una vita re-attiva ad una vita intenzionale. Dalla reazione alla scelta. Dalla mera sopravvivenza alla tua evoluzione. Diventare il vero artefice dei tuoi stati emozionali significa tornare ad essere libero. Non è importante cosa avviene fuori, tu sai come essere dentro. Nulla e nessuno può avere potere su di te, perché sei diventato indifferente alle circostanze.
Prova a sperimentare la differenza che fa. Io lo faccio abitualmente e mi rendo conto immediatamente a livello fisico di quanto valore abbia.
Quando sono capace di scegliere e mantenere il mio stato emozionale, la mia vita scorre con incredibile facilità, quando divento di nuovo una “vittima” delle circostanze la vita mi pesa addosso e mi schiaccia. L’ho fatto anche ieri: ho lasciato che l’impazienza per una coda ai controlli dell’aereoporto mi ammorbasse l’umore. Ho cominciato a innervosirmi e a criticare la lentezza del processo, ogni singolo minuto dell’attesa è diventato un macigno… mentre mi osservavo bollire, vedevo anche un ragazzo che ha passato tutto il tempo a ridere e scambiare battute con un’altra coppia… lui non si è neppure accorto quando è arrivato il suo turno, a me è venuto il mal di testa dal nervoso… E’ proprio vero, ogni esperienza è un’opportunità per praticare saggezza (o no!).
(pic courtesy of Alexandra Kirr for Unsplash)
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oriella 05/03/2018 4:05pm (7 anni fa)
Ciao Annalisa
È proprio vero!!!
Dovremmo educarci in modo da poter essere il più possibile.. In qui e ora "
Condivido ciò che ha scritto.. È proprio così! '
Dovremmo fare ciò" come Stile di vita!!..Tutti i giorni!!
Grazie.. Un abbraccio
Oriella
Annalisa 01/03/2018 9:54am (7 anni fa)
Grazie per il tuo contributo Luca. E' assolutamente vero: il passaggio non è facile perchè dobbiamo fare evolvere abitudini di pensiero radicate da anni. Dobbiamo in un certo qual modo, superare la versione di noi stessi che abbiamo interpretato fino ad ora e abituarci ad "essere" presenti alla nostra vita in un modo diverso, ma i risultati sono davvero sorprendenti in termini di qualità ed intensità di vita.
Luca Gandolfi 01/03/2018 9:25am (7 anni fa)
Cara Annalisa,
condivido pienamente il tuo pensiero e ciò che scrivi.
Mi viene da aggiungere che il passaggio tra le due prospettive non è facile ed immediato ma una volta realizzato cambierà profondamente il modo di approcciarsi agli eventi che accadono nella vita rispetto ai quali agiamo intenzionalmente. In sostanza riportiamo sotto il nostro controllo il nostro stato emozionale! Ci tengo anche a precisare che il qui ed ora non significa mancanza di direzione ma semplicemente capire che la vita si manifesta nella sua interezza nel presente. Il passato non lo posso cambiare ed il domani chissà cosa ci riserverà!
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