Giocare il gioco del cambiamento

La cosa più difficile per chiunque voglia cambiare le sue reazioni o la sua vita (la cui qualità è una conseguenza delle sue reazioni) è lasciare andare consolidate abitudini di pensiero e di comportamento. 

Impari a pensare come pensi, a parlare come parli e a reagire come reagisci e dopo anni di costante e quotidiano esercizio sono le abitudini a guidarti inconsapevolmente senza che neppure tu te ne renda più conto. Purtroppo però, facendo le cose sempre nello stesso modo, non puoi cambiare i tuoi risultati. 

Ho personalmente scoperto che introdurre dei cambiamenti diventa più semplice quando comprendi che per la maggior parte del tuo tempo conscio stai eseguendo la programmazione del tuo inconscio e scegli di giocare con te stesso in un modo diverso. 

La prima ‘regola’ è dimenticare tutto ciò che sta fuori di te. Il tuo vero avversario è la personalità che hai sviluppato, il mondo fuori è il teatro su cui si gioca la sfida e gli altri sono solo comparse nel tuo film che hanno lo scopo di renderti la sfida piena di colpi di scena. Quindi, quando qualcosa di spiacevole, inatteso o diverso da ciò che immaginavi ti viene incontro, lo fa perché si sta creando per te una opportunità di giocare in maniera diversa. Se reagisci come hai sempre fatto sprechi l’occasione, se ti incuriosisci e incominci a farti qualche domanda e, di conseguenza, scegli delle reazioni diverse dal solito, stai incominciando ad aprire nuovi sentieri di possibilità.

Non sai ancora come potrà finire la storia ma sei già nel flusso di un cambiamento. 

Una parte di te sarà sicuramente a disagio, è la tua personalità che ha le gambe molli perché improvvisamente non può aggrapparsi alla sua abitudine familiare e consolidata, ma se ti dimostri determinato e volitivo e, soprattutto se non ti prendi troppo sul serio e accetti la possibilità di “provare l’effetto che fa”, ti renderai conto che sei ancora capace di imparare qualcosa di nuovo che magari è molto meglio di ciò che hai fatto finora. 

Da bambini siamo naturalmente orientati a provare, esplorare ed imparare, finché non sperimentiamo umiliazione e vergogna. Queste due emozioni hanno il potere di cominciare a limitare il nostro mondo e renderci renitenti ad esporci di nuovo. Umiliazione e vergogna sono alla base della nostra paura di esporci e poi magari sbagliare o fallire. E quindi incominciamo a costruirci delle regole mentali di protezione che diventano le nostre piccole certezze a cui ci ancoriamo come una scialuppa anche quando lo tsunami della vergogna è scomparso da anni all’orizzonte. 

Il rientrare mentalmente in una dimensione di gioco e di sfida ti riporta ad essere meno rigido e più intraprendente, torni indietro a quel “prima” dove certe emozioni non esistevano ancora e il tuo spazio di esplorazione era eccitante e grandissimo. 

E qui è importante una seconda ‘regola’, fidarti del fatto che il potenziale personale che possiedi e non hai ancora esplorato è veramente molto molto più vasto di ciò che ti sei convinto a credere. E’ una verità che vale per tutti. Siamo come castelli pieni di stanze che sono state chiuse una dopo l’altra e ci siamo ritrovati a vivere in un monolocale. 

Se metti il naso fuori dalla porta puoi vedere le altre porte chiuse e se non ti fermi ed entri in qualcuna di queste stanze e apri le finestre ti accorgerai di quali meraviglie sono rimaste a dormire sotto la polvere fino ad oggi…

Cambiare si può, anzi cambiare dovrebbe essere la tua aspirazione quotidiana in una vita che scorre e ti presenta costanti opportunità evolutive. E allora perché non incominciare davvero a riportare la tua attenzione su di te e sfidare le tue abitudini, dimostrando a te stesso che finalmente hai compreso le regole del gioco e sei pronto ad andare oltre tutti gli illusori limiti che credevi di avere? 

(Pic credits Ross Findon for Unsplash)

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Comments

  • Oriella 04/11/2022 5:12pm (2 anni fa)

    ciao Annalisa
    grazie di questi temi sempre molto interessanti
    tutto dipende da ognuno di noi
    non ci sono scuse,,, anche se a volte ci casco ancora.
    specialmente ultimamente.....
    ma mi sono ripromessa di farcela.. spero in questa vita.

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