Emozioni e percezioni polarizzate
Non so se sei già arrivato a comprendere questo aspetto dell’essere umani, ma se non lo hai ancora fatto questa consapevolezza cambierà profondamente la tua capacità di interpretare te stesso e gli altri.
Non siamo stati “disegnati” per essere solo buoni o solo cattivi. L’essere umano integra entrambe le polarità nello stesso modo. Ma le può manifestare in maniera disequilibrata. I nostri comportamenti fuori equilibrio sono la conseguenza di percezioni disequilibrate.
E’ istintivo che qualcosa ci piaccia o ci disgusti, ci attiri o ci faccia allontanare. Ma nel momento stesso in cui lo definiamo positivo o negativo, attraente o ributtante stiamo creando una percezione polarizzata che mette in moto una serie infinita di scelte, atteggiamenti e comportamenti sempre più allineati alle nostre percezioni polarizzate.
La polarizzazione è’ un meccanismo necessario per sviluppare il concetto di preferenza o di desiderio. ma è anche lo stesso meccanismo che, purtroppo ci porta a vivere esperienze molto “ingarbugliate” emozionalmente che finiscono per creare schemi di dipendenza, di impotenza, di vittimismo, di ansia…
Provo a spiegartelo meglio, attraverso un esempio. Quando incontriamo qualcuno che istintivamente ci piace ci sentiamo attratti e tendiamo a vederne solo i lati positivi. Il nostro sistema percettivo è chimicamente influenzato a cercare di avvicinarci a lui e inconsciamente enfatizziamo tutto ciò che di buono vediamo scontando completamente gli aspetti negativi che comunque possiede. Questo meccanismo è addirittura più intenso nella fase dell’innamoramento: in quella fase la persona di cui ci innamoriamo è quasi perfetta, siamo infatuati dell’altro e pensiamo che sia la persona più speciale e positiva del mondo. L’altro è spesso addirittura al di sopra delle nostre aspettative e questo senso di entusiasmo che proviamo ci fa pensare che lui/lei ci renda felici, mentre è la nostra percezione disequilibrata che produce questa sensazione di felicità. Siamo cosi innamorati di questo stato e cosi confusi dal fatto che sia l’altro a causare tale benessere che possiamo anche arrivare a sviluppare una gelosia viscerale, o un senso di possesso nei suoi confronti perchè temiamo di perdere colui che ci rende cosi felici. Ma poi, spesso, dopo un certo periodo, solitamente, questa percezione esageratamente positiva si sgonfia e cominciamo a percepire anche gli altri aspetti dell’altro, che sono sempre esistiti ma che non avevamo colto. La nostra percezione completamente sbilanciata si corregge, perché ora l’altro non è solo adorabile, bello, generoso, disponibile ed innamorato di noi, ma nell’essere se stesso manifesta anche gli aspetti più negativi del suo carattere e delle sue attitudini. Se la relazione non è basata sulla condivisone o sull’accettazione di valori forti, spesso questo è il momento in cui essa va in crisi, perché si teme di aver scelto la persona sbagliata. Ma non è da escludere che siano state alcune nostre reazioni eccessive ad estremizzare alcune reazioni negative che nella nostra infatuazione iniziale non avevamo percepito.
Tutto questo vale anche nella situazione opposta, nella quale giudichiamo negativamente qualcuno e siamo portati ad enfatizzare solo gli aspetti negativi senza vedere nulla di buono in quella situazione o in quella persona. E’ sempre la nostra percezione squilibrata che crea questo risultato.
Le nostre emozioni ci permettono solo una percezione parziale e polarizzata della realtà, una visione distorta, non completa e relativa, “illusoria” come direbbe Buddha.
Quindi quando lasciamo alle nostre emozioni il potere di guidare le nostre scelte dobbiamo diventare consapevoli che non siamo assolutamente obiettivi e capaci di valutare il vero valore di ciò che abbiamo di fronte. Stiamo solo “preferendo” fare un certo tipo di esperienza, ma dovremmo imparare a valutare le conseguenze della nostra percezione polarizzata.
Diventare capaci di vedere in ogni situazione il lato positivo che c’è, insieme al lato negativo che c’è ci permette invece di dare un vero valore di crescita ad ogni momento della nostra vita. Spesso le persone o le situazioni più ostiche e difficili della nostra vita sono quelle che ci hanno permesso di sviluppare doti impensabili di coraggio e di resilienza. Abbiamo bisogno in egual modo di sfide e di supporto per crescere.
Come possiamo imparare a bilanciare le nostre percezioni per evitare lo sgambetto delle nostre emozioni? Imparando a chiederci quale è il lato positivo (o negativo) della situazione/persona che istintivamente non vediamo ancora. Il presupporre che esista questo altro lato della medaglia ci permette prima o poi di vederlo, mentre al contrario, se continuiamo a credere che non esista, non lo vedremo mai.
Il cogliere la polarità opposta non sarà sempre facile e neppure immediato, anzi, molto spesso richiederà un pò di tempo ed una certa distanza emotiva. Ma ci restituirà il senso di una vita “rotonda”, dove non manca nulla, perché in realtà ogni persona ed ogni situazione sono di per se complete, sono solo le nostre emozioni a nascondere ciò che non siamo ancora disposti ad accogliere.
(pic credit Dimmisvart for Unsplash)
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