Sii gentile con te stesso
"Ricorda, hai criticato te stesso per anni e non ha funzionato. Prova ad approvare te stesso e guarda che cosa succede" (Louise Hay)
Prova ad approvare te stesso e guarda che cosa succede…
Difficile vero? Accettare e approvare noi stessi e’ davvero tra le cose piu’ difficili da imparare ed implementare. Siamo cosi critici, duri, implacabili nei confronti dei nostri atteggiamenti, delle nostre capacita’ e dei nostri risultati…
Prova a guardare come tratti un amico od un compagno di vita che sbaglia e come tratti te stesso quando sbagli.
Non c’e’ affetto, comprensione ed empatia da te verso di te. Ne sono sicura. O almeno, la tolleranza e la comprensione raggiungono una soglia molto diversa, molto piu’ bassa.
Tanti sono i motivi per cui siamo cosi pronti a criticarci, uno dei piu’ comuni e piu’ grandi e’ che crediamo che essere bravi e perfetti ci guadagni piu’ attenzione ed amore, mentre quando sbagliamo e falliamo crediamo di non essere degni di questi sentimenti. E’ una visione completamente distorta, ma e’ cosi tanto alimentata dalla nostra cultura che non ce ne rendiamo neppure conto e l’accettiamo ed incorporiamo inconsapevolemente.
Un’altro grande motivo e’ che ci sentiamo imbarazzati ad approvare le nostre debolezze e i nostri errori, perche’ crediamo di apparire deboli ed incapaci, e, soprattutto compiacenti, quando in realta’ essere capaci di provare empatia e compassione per noi stessi e’ una qualita’ che ci fa sentire molto piu’ forti dentro e alimenta il desiderio di riprovare e fare meglio.
Non c’e’ davvero nessun vantaggio ne’ psicologico ne’ emotivo nel continuare a infierire su noi stessi sentendoci mai davvero all’altezza o mai bravi abbastanza.
Abbiamo invece tutto da guadagnare quando impariamo ad essere piu’ comprensivi e morbidi, meno critici e piu’ gentili nei riguardi di noi stessi.
Siamo umani, e come tali imperfetti. Ma l’imperfezione e’ la natura della vita, perche’ senza imperfezione non potrebbe esistere evoluzione, quindi ogni imperfezione e’ positiva.
Nessuno ci ama per la nostra perfezione. Anzi. Quando pretendiamo di essere perfetti, creiamo degli standard cosi rigidi e cosi lontani dal nostro cuore da risultare personaggi scomodi, difficili e irraggiungibili e cosi facendo ci alieniamo la maggior parte dei sentimenti piu’ spontanei che potremmo vivere.
Quando smettiamo di usare cosi tanta energia per essere all’altezza di standard e aspettative cosi alte che esistono solo nella nostra mente, liberiamo un sacco di spazio e tempo per tornare a divertirci e ad apprezzare cio’ che abbiamo gia’.
E, soprattutto, ci togliamo di dosso tutto quello stress e quella pressione che sono i veri motivi che ci avvelenano la vita e contribuiscono a farci ammalare.
Sviluppare la capacita’ di amarci, prenderci meno sul serio, accettare il fatto che compiremo qualche pasticcio e da li impareremo qualcosa in piu’, dovrebbe diventare una sana abitudine quotidiana.
Perche’ in realta’, come dice anche Kristin Neff, una vera esperta del tema “compassione per se stessi”, “i terapisti sanno da tempo che essere gentili con se stessi non e’ un lusso egoistico, ma semplicemente l’esercizio di un dono che ci rende piu’ felici.”.
(photo courtesy Flickr - Kate Ter Harr)