Buongiorno a tutti! Stamattina mi sono svegliata con questa riflessione nella testa e sento il desiderio di condividerla con voi perchè è strettamente legata a ciò su cui abbiamo riflettutto insieme ieri sera.

La compassione non è pietà e neppure distacco e indifferenza. La compassione è un profondo sentimento che ci permette di sentire completamente il dolore, la rabbia e la sofferenza degli altri dentro noi stessi, ma è capace di non generare una risposta sulla stessa vibrazione, invece genera una risposta di comprensione ed amore infinito.
E' la capacità di sentire e reagire in maniera se vogliamo "dissociata". Sento a livello fisico e umano, rispondo a livello del Sè divino che sono. Perchè il Sè divino non opera sul piano della dualità e della separazione ma dal piano della Unità con il tutto. Il Sè divino pensa, parla e agisce solo amore incondizionato, perche non conosce altro.

Grazie Annalisa! Esercitarci su questo punto penso sia fondamentale e forse anche la cosa più difficile da fare sopratutto quando siamo di fronte a situazioni forti come quelle che vediamo ora o ci aspettano domani. Forse possiamo aiutarci vicendevolmente proprio facendo degli esercizi insieme e confrontarci in modo empirico.

Buongiorno Gaia, in realtà siamo immersi in una palestra di esercizio quotidiano, a partire dalle nostre relazioni personali e sociali. Non credo che nessuno di noi abbia bisogno di simulazioni, occorre solo la capacità di osservare se stessi e le proprie reazioni emotive. Da un punto di vista teorico siamo attrezzati. Ma come e quando usiamo tali strumenti? Più che il gruppo rispetto a questo punto occorre un lavoro di team tra la tua coscienza umana e la tua anima... Non permettere ai dubbi di indebolirti, sei pronta per farlo.