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Fallire per Risplendere

Quando chiedo alle persone che si rivolgono a me quali sono le loro paure 9 volte su 10 sento parlare di fallimento.

Abbiamo tutti paura di fallire in qualcosa. Perche’ questa paura? Perche’ siamo tutti figli della cultura del risultato. 

Da sempre, da quando incominciamo a comprendere e ad essere educati ci dobbiamo misurare con quello che sappiamo fare e come lo sappiamo fare. Veniamo elogiati quando compiamo delle belle imprese, quando competiamo e vinciamo, quando realizziamo qualcosa. 

E quindi, in automatico associamo l’essere amati e rispettati alla nostra capacita’ di fare. 

Terribile vero? Uno dei nostri disagi piu’ grandi e profondi e’ legato ad un errore enorme di prospettiva. 

Non siamo degli “human doing” ma degli “human being”, quindi la nostra identita’ personale non ha davvero nulla a che fare con il compiere, la nostra identita’ personale e’ legata all’essere.

E come essere non possiamo proprio fallire. E’ impossibile. Soprattutto se ci affidiamo alla nostra innata capacita’ di amare, ascoltare, comunicare, interagire.

Il fallimento e’ una possibilita’ legata solo alla nostra capacita’ di compiere qualcosa. Ed e’ una componente naturale del processo di apprendimento. Per imparare qualcosa dobbiamo sperimentarla e nello sperimentarla di solito compiamo degli errori. Fa parte del gioco, e’ naturale. 

Fallire e’ normale.

Anzi, e’ salutare, perche’ nel fallire impariamo sempre qualcosa che non sapevamo prima e quindi la nostra capacita’ di imparare e padroneggiare cresce smisuratamente. 

Quando sbagliamo impariamo piu’ in fretta e ricordiamo di piu’. 

Fallire e’ positivo. 

Sbagliare e fallire ci fa diventare piu’ forti, resistenti, flessibili ed efficienti. Guardarsi intorno per credere: quanti esempi di grandi atleti e di grandi imprenditori abbiamo intorno che ci parlano di grandi errori e di grandi cadute prima di raggiungere l’eccellenza? 

Praticamente tutti: a me viene in mente subito Steve Jobs. Buttato fuori dall’azienda che portera’ al successo planetario anni dopo…  Fallire ci permette di allenarci e migliorare noi stessi. 

Fallire fa crescere la nostra fiducia.

Fallire ha il grandissimo potere di rafforzare la stima in noi stessi: sollevarsi dalla cenere, rimettersi in piedi e ricominciare ci da’ un boost e una fiducia in noi stessi che non e’ paragonabile a nessun altra esperienza. 

Nel fallire impariamo a conoscere noi stessi. 

Ci prendiamo le misure, capiamo meglio il senso ed il valore della nostra vita. 

Fallire ci permette di farci domande e di rivalutare e, soprattutto ci da’ una grandissima misura di quanto teniamo a cio’ che stiamo cercando di realizzare. Perche’ se quando siamo in ginocchio molliamo il colpo, allora quello che stavamo cercando di compiere non ha abbastanza significato per noi. 

E questa informazione e’ vitale per dedicare le nostre energie e il nostro tempo a qualcosa che veramente ci riempia la vita.